giovedì 27 agosto 2015

VADIM ZELAND - Reality Transurfing - 1. Lo spazio delle varianti (ed. Macro)


Leggere Lo spazio delle varianti, primo libro della trilogia del Reality Transurfing,  di Vadim Zeland è stato veramente molto interessante per il punto di vista che offre. Il libro è abbastanza denso di contenuti, per cui mi è stato più facile riassumere capitolo per capitolo a grandi linee per non togliervi il gusto di scoprire tutti gli argomenti trattati.


 "Vi toccherà convincervi che la realtà ignota è molto più stupefacente di qualsivoglia misticheria. (...) Quello che voglio raccontarvi non lo avete mai né sentito né letto. Preparatevi quindi a sorprese tanto straordinarie quanto piacevoli".



Il modello delle varianti

Cap. 1 - Il modello delle varianti

Vadim Zeland, prima ricercatore nel campo della fisica quantistica, poi in tecnologie informatiche, a un certo punto capisce che casino aveva fatto della sua vita, finché in sogno non gli appare un vecchio dalla barba bianca e l'aria severa: il Guardiano. Da quel momento in poi inizieranno ad arrivargli una serie di informazioni atte ad ampliare il concetto che "ogni uomo è libero di scegliere qualsivoglia destino". Ecco come a Zeland è stato permesso di scoprire il Transurfing.

Lo spazio delle varianti è un campo di informazioni dove sono contenute le possibilità di tutto quello che è stato, è e sarà.
Per ogni evento in un punto di questo spazio esiste una variante che ha uno scenario e una decorazione sua propria.
I settori si dispongono per linee della vita e un qualsiasi evento può cambiare lo scenario e quindi spostarci su un'altra linea della vita.
Dato che i pensieri possano influenzare la realtà che ci circonda, "l'emissione di energia mentale materializza una variante potenziale".
Quindi semplicemente cambiando i nostri pensieri cambiamo lo scenario della nostra vita trasportandoci su un'altra linea.
Il punto fondamentale è questo: non bisogna continuamente pensare a quello che non ci piace o non vogliamo, perché così facendo continuiamo a dare energia, e quindi a tenere con noi, esattamente quello di cui vogliamo liberarci. Lottare contro qualcosa equivale a tenerlo nella nostra vita.

Cap. 2 - I Pendoli

Nel Transurfing definiamo il pendolo:"quando dei gruppi di persone cominciano a pensare in una stessa direzione le loro onde mentali creano delle strutture energetiche: il pendolo".

Pendolo - Vadim Zeland

Ogni pendolo ha una sua frequenza di oscillazione, più persone lo sostengono più oscilla, se i sostenitori lo abbandonano il pendolo smette di esistere.
Lo scopo di un pendolo è sia di assoggettare i suoi sostenitori sia trovarne sempre dei nuovi. Qualsiasi tipo di pendolo è distruttivo in quanto toglie energia ai suoi membri piegandoli totalmente ai sui voleri e quando ce ne accorgiamo è già quasi tardi. Esistono vari tipi di pendoli energetici (mass media, epidemie, soldi, volontariato, alcolismo, malattie ecc.) con diversi gradi di aggressività, alcuni dei quali vengono spiegati dettagliatamente nei capitoli successivi. Per darvi un'idea prendo in esame una persona - pendolo: il pendolo non si interessa alla vita o al destino del suo sostenitore e quando non gli serve più lo "scarica".
Tracciando il profilo tipo di un pendolo diremmo che si finge buono e interessato, fa il simpatico ma disprezza e attacca tutto ciò che è diverso da lui e usa qualsiasi mezzo e artificio per manipolare i suoi aderenti tenendoli in uno stato di incoscienza e soggezione facendo leva sulle sue paure, i suoi punti deboli, i suoi sensi di colpa e le sue ambizioni.

"Compito principale del pendolo è quindi quello di agganciare
l'individuo, toccarlo sul vivo, usurpare i suoi pensieri, non importa in che modo".

Come liberarsi allora di un pendolo? Sappiamo che lottargli contro equivale a dargli energia, quindi l'unico modo è "darsi in affitto" cioè accettarlo come "un male inevitabile" ma senza alcun coinvolgimento emotivo e dopodiché andarsene il prima possibile.
Bisogna imparare a ignorarlo, a non prendere parte al gioco e fare l'osservatore.


L'onda della fortuna

Cap. 3 - L'onda della fortuna

L'onda della fortuna è una struttura energetica che non necessita di energia altrui e "si crea in seguito alla convergenza di linee della vita favorevoli per una data persona".
L'onda della fortuna esiste sempre nello spazio delle varianti. Sta a noi avvicinarla o allontanarla. Cavalcando l'onda della fortuna si può arrivare a altre linee della vita fortunate (sperando di non incontrare un pendolo). Bisogna però ricordarsi che questo tipo di onda si esaurisce comunque nel tempo.
Nella vita noi tendiamo a dare maggior rilevanza, e quindi energia, agli eventi negativi. Pensiamo più facilmente a quello che NON abbiamo avuto/voluto/fatto/realizzato piuttosto che a quello che vogliamo. In questo modo emettiamo energia mentale che ci aggancia alle linee della vita dove noi NON abbiamo/vogliamo/facciamo/realizziamo in quanto ci portiamo sulle linee i cui parametri soddisfano la nostra emissione energetica. Così facendo  ci allontaniamo dall'onda della fortuna o comunque da una linea favorevole.

Come fare allora? Praticando il Transurfing bisogna trovare il lato positivo in ogni cosa e quando ci accade qualcosa di bello tenerlo costantemente vivo nella nostra memoria e ricordarlo.
Ricordarsi di ricordare.

Cap. 4 - L'equilibrio      

"Il pieno equilibrio si ha quando non 
succede proprio nulla"

L'equilibrio
Come già detto, i pensieri generano energia.
Quando si attribuisce troppa importanza a qualcuno, qualcosa o a qualche evento,  l'equilibrio viene infranto e l'energia dei pensieri crea un potenziale superfluo che a sua volta attira le forze equilibratrici per neutralizzarlo e ristabilire l'equilibrio.
I potenziali superflui portano ad ottenere esattamente l'opposto di quello che si desidera e questo perchè in genere si lotta, o ci si dedica con tutte le proprie energie, per ottenere qualcosa.
I principali atteggiamenti che generano sia i potenziali superflui che le forze equilibratrici sono l'idealizzazione e la sopravvalutazione, il disprezzo e la vanagloria, il senso di superiorità e inferiorità, il senso di colpa, l'importanza e il denaro.
Quindi, come fare? L'unico modo per evitare che le forze equilibratrici entrino in gioco è limitarsi a osservare la cosa e ridurne l'importanza che ha generato il potenziale superfluo.
Inoltre il potenziale svanisce se smettiamo di pensare e agiamo concentrandoci sul processo di esecuzione per arrivare a quello che desideriamo.



Cap. 5 - Il passaggio indotto

Il passaggio indotto
L'attenzione di un gruppo di persone viene agganciata dal pendolo originato da un evento drammatico. Il pendolo oscilla sempre più velocemente e alla fine queste persone finiscono risucchiate come in un imbuto dalla spirale del pendolo.

"Il fenomeno di risucchio nell'imbuto viene definito passaggio indotto sulla linea della vita dove una persona finisce per diventare vittima".

Nel Reality Transurfing capita che persone che si trovano nello stesso settore della vita vedano i colori più sbiaditi mentre altre li vedano più brillanti. Questo perché hanno l'abitudine a pensare in modo negativo.
Normalmente noi reagiamo con forza a eventi irritanti trasportandoci così sulla linea della vita dove questi fatti sono sempre più frequenti, finendo così nel risucchio del passaggio indotto e diventando vittime dei pendoli distruttivi.


Non farsi invadere dagli eventi negativi
I principali pendoli distruttivi che possono trascinarci inesorabilmente verso linee della vita sempre più buie sono le catastrofi, le guerre, la disoccupazione, le epidemie, il panico e la povertà.
Ancora una volta il segreto sta non nell'isolamento o nella chiusura verso i fatti del mondo, ma nel non farsi invadere dagli eventi negativi, nel prenderne nota senza mostrare interesse e quindi non seguire l'evento e non ingigantirlo.



Cap. 6 - La corrente delle varianti

"La struttura delle informazioni è organizzata in catene legate le une con le altre. I rapporti di causa-effetto generano la corrente delle varianti"
La corrente delle varianti



Lo spazio delle varianti contiene già tutte le informazioni. L'inconscio in ogni momento è in grado  di accedervi, generando così le informazioni, i presentimenti e le nuove scoperte.
L'anima (subconscio) capta le informazioni e le trasmette alla ragione (conscio). Il problema è che la ragione non la smette mai di parlare e non è quindi in grado di ascoltare l'anima. Al contrario l'anima "non pensa e non parla, ma sente e sa".
Solo quando la ragione tace possono arrivarci le informazioni che l'anima cerca continuamente di trasmetterci. Chiedete all'anima, lei ha la vera risposta.
La ragione si sforza continuamente di trovare soluzioni ai problemi. La corrente delle varianti le ha già e in genere sono quelle ottimali e senza consumo di energia personale.


"Se asseconderete la corrente delle varianti, il mondo vi verrà incontro"



Il mondo vi verrà incontro
Vadim Zeland














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