martedì 31 luglio 2018

Gli stregoni della notizia atto secondo - Marcello Foa

Ecco un libro che aspettavo da tempo di leggere: Gli stregoni della notizia atto secondo di Marcello Foa.


Una foto di Marcello Foa sorridente in giacca e cravatta in riva a un lago
Marcello Foa foto da Il giornale 
Non mi dilungo in presentazioni, la sua nomina a presidente della RAI mi solleva dal doverlo fare ma detto in breve Marcello Foa è un giornalista (affari esteri e geopolitica) e un accademico di successo tanto da essere stato assunto nella redazione di Il Giornale da Indro Montanelli. Dato il suo dichiarato orientamento politico e ideologico è una figura che fa discutere parecchio. Tuttavia mi
interessano i contenuti del suo libro sottotitolato "come si fabbrica informazione al servizio dei governi" e sebbene il titolo dia l'impressione di un manuale per farabutti in erba, lo scopo è quello di fare da antidoto all'ignoranza dilagante su come funziona la gestione delle informazioni nel mondo politico e giornalistico. 

Una ricca e puntuale bibliografia per approfondimenti ci guida nella lettura e fin dai primi capitoli gli argomenti vengono raccontati con uno stile tecnico e al tempo stesso divulgativo. Forse grazie all'esperienza di anni con un blog personale, Marcello Foa ci offre una piacevole narrazione del mondo dei media e degli Spin Doctor.



Lo Spin Doctor e le sue radici storiche 



Una foto in bianco e nero di Ivy Lee
Ivy Lee - wikipedia
Il termine Spin Doctor denota un professionista della comunicazione, un consulente ingaggiato da un personaggio pubblico o da aziende allo scopo di gestirne la comunicazione, di solito per intervenire sulla percezione dei fatti da parte dell'opinione pubblica. Marcello Foa ci spiega la differenza che intercorre tra la comunicazione "politica" e "comunicazione istituzionale": nella prima il tono è quello propagandistico della campagna elettorale, mentre la comunicazione istituzionale è funzionale al coordinamento tra opinione pubblica, gli organi dello stato e il governo. 

Lo spin doctor nasce nei primi del '900 quando la comunicazione mass-mediatica, inizialmente pubblicitaria, inizia a diventare uno strumento politico fino ad avere un ruolo pienamente codificato durante le due guerre mondiali con la propaganda. In altre parole le tecniche della pubblicità e delle PR al servizio di governi o lobbisti. 




Copertina del libro di Marcello Foa
 copertina di Gli stregoni della notizia 
Tra le figure di spicco (i padri dello "spin") figurano Ivy Lee ribattezzato poison Ivy dallo scrittore Upton Sinclair dopo l'insabbiamento dei fatti a favore dei Rockfeller durante il caso del massacro di Ludlow (vedi anche questo link in italiano). 

Il secondo personaggio nella storia delle PR è Edward Bernays - nipote di Freud -
 il quale scrive nel 1928 il saggio dal titolo "L'ingegneria del consenso" e che è stato l' ideologo delle moderne PR. Bernays a differenza del predecessore pare fosse particolarmente noto per il suo cinismo nell'uso delle tecniche di marketing.


A titolo di esempio Bernays ha inventato il piatto principale della colazione anglosassone: l'onnipresente bacon and eggs. Come è stato possibile? Semplice, con una tecnica nota come "l'uso della terza parte indipendente", cioè manipolando dati statistici (ricerche mediche sulla nutrizione) e inviando i dati viziati ai medici del paese, decantando le doti di una colazione ricca per iniziare bene la giornata. Una volta che un medico viene persuaso dalla disinteressata bontà della ricerca scientifica, sarà facile che consigli ad amici e parenti cosa è meglio per la loro salute. Per la prima volta nella storia vennero deliberatamente insinuate idee completamente false nel circuito medico a scopo di profitto: questa tradizione gastronomica è stata il frutto di una distorsione della realtà operata da un pubblicitario. Non male come impatto sulla cultura contemporanea. 

Ma come interviene uno Spin Doctor per manipolare l'opinione pubblica?


Come funziona il flusso delle informazioni

Il flusso di una comunicazione procede dalla fonte all'opinione pubblica attraverso diversi passaggi rappresentabili con una  piramide (fonte = cima della piramide, popolo = base della piramide) al cui interno agiscono (in ordine di importanza) le istituzioni, le agenzie di stampa, i media e il pubblico. Le prime agenzie di stampa 
sono americane, tutte le altre prendono loro come verifica per le informazioni quando non direttamente sul campo.



Le agenzie di stampa forniscono alle redazioni migliaia di "flash" (dispacci) di poche righe in cui riportano l'informazione sintetica che le redazioni devono approfondire con servizi, foto e video sul campo. Una redazione, ricevendo migliaia di dispacci al giorno, decide cosa vale la pena raccontare al pubblico e cosa no dunque ha funzione di filtro che nel libro di Marcello Foa prende il nome di  "cancello dell'informazione". Quando i "cancelli dell'informazione" si spalancano (le principali redazioni mondiali scelgono di raccontare una notizia) l'informazione fa il giro del pianeta in poche ore.


esempio schematico di come si comporta la diffusione delle notizie grazie ai vari attori in gioco
Il flusso di informazione e i "cancelli" parzialmente aperti, in questo caso l'informazione difficilmente farà il giro del mondo. Diapositiva tratta da presentazione a questo link

Come lo Spin Doctor interviene nel flusso 


Marcello Foa individua due dinamiche principali nel flusso informativo: le indiscrezioni e la paura di fare "buco". 

Semplificando molto le indiscrezioni o "fughe di notizie", sono operate da persone interne alle istituzioni, che lasciano trapelare voci di corridoio a uno o più giornalisti prima della comunicazione ufficiale. ll rapporto che si instaura tra giornalista e fonte interna è basato sulla fiducia e la prassi è quella di proteggere le fonti che rimangono rigorosamente anonime. 

Questo metodo è utilizzato dagli stessi governi per:
  • preparare l'opinione pubblica all'annuncio ufficiale
  • testare gli umori dell'opinione pubblica prima di una decisione definitiva
  • attaccare qualcuno senza esporsi
 Ricevuta l'informazione, il giornalista ottiene un grande vantaggio sulla concorrenza, verifica l'indiscrezione ricevuta (per non perdere credibilità in caso di voci infondate) che una volta confermata arriva alla redazione. Una volta pubblicata la notizia innesca la paura di "fare buco" e tutti gli altri giornali ne iniziano a parlare. A questo punto in poche ore e con grande affanno vengono realizzati servizi, video e interviste. Le agenzie riciclano anche  materiali video d'archivio, in attesa (forse) di altre immagini da utilizzare. Di tutto pur di andare in onda.

Secondo Marcello Foa, lo spin doctor interviene sia nella fuga di notizie (compresa la fase di verifica dell'informazione ottenuta) che nelle comunicazioni ufficiali, comportandosi come un direttore d'orchestra che fa rispettare i tempi e le modalità della fuoriuscita di informazioni. Ora è chiaro perché diversi tg presentano le stesse notizie anche se a volte con diverse interpretazioni.



I tre principi per influenzare i media

 Lo spin doctor influenza i media con 3 distinte operazioni:


  1. Controllo del flusso di informazioni
  2. La pianificazione anticipata di ogni comunicazione 
  3. Valorizzazione dell'immagine e difesa dagli attacchi

Il controllo del flusso di informazioni è realizzato grazie a tecniche apprese dalla psicologia e dalle neuroscienze. Spicca la tecnica dei "frame", cornici valoriali culturalmente orientate che permettono l'interpretazione delle informazioni. Il concetto di "Frame" in gli stregoni della notizia è ripreso da quello di George Lakoff, linguista cognitivo statunitense secondo cui noi elaboriamo dei "frames"  perlopiù inconsci che condizionano la nostra lettura della realtà. Intervenire a questo livello crea distorsioni potenti.


La pianificazione dell'informazione prevede l'uso del frame unito ad altre tecniche psicologiche come l'appello all'autorità (la Bibbia, il medico, l'economista, l'esperto), l'ipersemplificazione (questo è bene mentre quello è male), il transfer (proiezione di caratteristiche da A a B come nel testimonial pubblicitario), senso comune e valori condivisi (empatia con il presidente e valori come la libertà usati in modo strumentale).


Lo spin come valorizzazione dell'immagine consiste nell'avvicinare per esempio, la figura di un presidente al popolo aiutando l'identificazione, mentre lo spin come difesa dagli attacchi prevede 4 fasi consecutive nella gestione dello scandalo: negare, minimizzare, screditare la fonte dell'attacco e distrarre l'opinione pubblica. 


Per fare un esempio pratico di tecnica difensiva, Marcello Foa cita il frame che vuole l'euro un bene assoluto da perseguire a qualunque costo.

Penso allo stereotipo dei greci ladri, italiani fannulloni e tedeschi primi della classe. La narrazione è funzionale al mantenimento di condizioni che la popolazione non gradisce.  Mantenendo l'opinione pubblica in uno stato di paragone rispetto al modello (greco = negativo e tedesco = positivo) si ottiene che è colpa dell'italiano fannullone se non gli va bene l'euro. 

Fortunatamente quando la realtà si allontana troppo dalla narrazione (e meno male), l'opinione pubblica smette di credere alla favoletta e si genera il malcontento dilagante. Marcello Foa fa l'esempio del  governo Renzi p
er capire come lo spin esagerato perde il contatto con la realtà, producendo meteore di consenso (dalle stelle alle stalle).


I frames plasmano il nostro modo di comunicare oggettivando qualcosa che non ha nulla di oggettivo. Lo scontro tra fazioni, generato dal dissenso indigna il dissidente che viene tacciato di complottismo. Chi pensa fuori dalla narrazione dominante vede invalidata la sua credibilità. L'attaccato viene inoltre intimidito con denunce in tribunale da cui deve difendersi, non è detto che questo sia sostenibile (vogliamo mettere un docente universitario dissidente contro una multinazionale?).


 Inutile dire che la verità ristabilita (quando possibile) dopo mesi o anni di indagini non importa più a nessuno, ormai la storia è scritta e le conseguenze permangono. Penso al caso della guerra in Iraq. Un regime consolidato anche se discutibile, a seguito di accuse false viene aggredito e rovesciato a uso e consumo di interessi economici USA minando irrimediabilmente la sicurezza della regione che oggi versa in uno stato di grave guerra civile. 

Il bello è che tra partiti politici (Bush e Obama per intenderci) la differenza di comunicazione orientata al consenso non ha minimamente interessato la politica estera USA. 

Questo è il potere di uno Spin Doctor, esperto in tecniche di manipolazione psicologica per far credere qualunque cosa a chiunque. Ecco spiegato il titolo Gli "stregoni della notizia". 


Siamo oltre la magia.


Conclusioni


Barack Obama, speranza della democrazia, uomo di colore in un'America non ancora risolta (il "cambiamento in cui possiamo credere" recitava il suo slogan elettorale). Secondo quanto riportato da Marcello Foa Obama è stato il presidente che più di tutti ha speso in spin e comunicazione, vantando ben 27 speechwriters ai suoi servizi. E' ironico pensare che senza teleprompter non fosse in grado di fare granché. I suoi maestosi discorsi che tanto ci hanno ispirato erano niente meno che recitazione dell'improvvisazione, su questo pare sia un vero fenomeno. D'altronde chi ha tempo di imparare a memoria un discorso montato da 27 persone? 



Chi è che parla?

La pubblicità pervade la società e gestisce la comunicazione politica, navighiamo a vista in un mare di falsità. La questione delle fake news è una barzelletta rispetto quanto emerge dal libro di Marcello Foa.


Soluzioni? Senso civico (il nostro) e l'indipendenza di giornalisti e avvocati che possano difenderli. 


A noi lettori spetta la capacità critica necessaria a riconoscere le tecniche degli spin doctor in atto: magica e potente pubblicità al servizio del miglior offerente e a caro prezzo.


Vogliamo parlarne?


LUI

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